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Il genio differente. Alla scoperta della maniera antica

8843574221
Moreno, Paolo
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Descrizione
Nell'attuale fervore di ricerche sembra incredibile che vi fosse una fase dell'arte greca non ancora riconosciuta nella sua evidente coerenza, per di più nel cuore della vicenda che segna le sorti del Mediterraneo. Gli storici greci avevano ben distinto il carattere e l'importanza dei "diadochi", immediati eredi di Alessandro, rispetto ai più tardi "epigoni". Tra gli scrittori latini, Quintiliano aveva specificatamente segnalato la produzione artistica di quella prima generazione seguita al Macedone, come fase finale della classicità. Ma di tanta acutezza critica si era persa coscienza, e gli archeologi avevano rifuso lo straordinario capitolo dell'arte dei diadochi nella generica dizione di ellenismo. Paolo Moreno, che già ha illustrato con Sabato in museo l'opportunità di distinguere, entro l'ellenismo, il "pathos" dei regni (300-168 a.C.) dalla restaurazione romana (167-31), affronta in questo volume l'inedita definizione storico-artistica del rapinoso passaggio dalla morte di Alessandro in Babilonia (323) alla battaglia di Ipso che vede con la fine di Antigono il fallimento dell'ultimo tentativo di mantenere unito l'immenso dominio (301). In analogia con quanto avviene nel mondo moderno tra rinascimento e barocco, l'autore sperimenta la formula della "maniera" nella committenza di condottieri e di re venuti dalla corte macedone, e di quanti altri si contesero il potere lasciando una traccia comparabile ai monumenti voluti dai principi nell'Europa del Cinquecento. Apelle, che aveva dato forma all'apoteosi di Alessandro, si fa interprete delle nuove esigenze dall'Egitto all'Anatolia. Lisippo, lasciata l'Asia, percorre la più vasta orbita mai raggiunta da un artista ellenico, spostandosi dal Peloponneso alla Macedonia, da Atene all'Acarnania e alla Magna Grecia, ovunque imponendo la propria scuola con la moltiplicazione di figli e discepoli. Insieme a loro toccano la fama gli ultimi allievi che avevano partecipato all'attività degli altri maestri, scomparsi negli anni di Alessandro: superstiti testimoni e artefici di una suprema epopea della bellezza, così come i reduci dalla campagna d'oriente perpetuavano l'audacia di Alessandro. Il pittore Filosseno, che sviluppa in Macedonia i modi veloci di Nicomaco; Cefisodoto e Timarco, figli di Prassitele; Zeussiade alunno di Silanione; Sostrato istruito da Eufranore: geniali proseliti che forzano la classicità in ogni aspetto monumentale e decorativo, fino ad annullare l'intervallo tra innovazione ed emozione. Per la prima volta siamo portati da queste pagine alla riflessione ordinata e globale sui capolavori di un'età decisiva, presentata non solo negli esiti della plastica originale affiorante con gli scavi e restituita dal mare, bensì della pittura, grazie alla stupefacente scoperta delle tombe macedoni.
Dettagli del prodotto
Electa
8843574221

Scheda tecnica

Pagine
207
Rilegatura
Brossura con patelle
Dimensioni
250 X 280 mm
Editore
Electa
Autore
Moreno Paolo
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