Franco Rasma

Che cosa fa un pittore di fine millennio che ha visto tutto? Si libera dal peso della storia, si disfa dei giochi linguistici ormai divenuti muti e noiosi. E, al vociare fragoroso, oppone il silenzio eroico del suo studio.
Da questo osservatorio privilegiato torna a guardare il mondo e s'interroga su quei processi che hanno per estremi la vita e la morte. Si fa primitivo. E nel buio della sua stanza-grotta di Lascaux, ricomincia da capo a raccontare un mistero.
Chiuso in un raccoglimento assorto, il pittore ripete ossessivamente gli stessi gesti - solo all'apparenza sempre uguali. Come in uno stato iniziatico, in una pratica ascetica, dove il massimo dell'eccitazione interna è raggiunto con il minimo della dispersione fisica.
Ripropone lo stesso atto pittorico, togliendo nero al nero, ombre alle ombre.
Così dà corpo a una luce che è rivelazione, apparizione, aura sacrale della vita.
Questa è la storia e la vita di Franco Rasma, pittore di fine millennio.