L'opera è strutturata in sette capitoli tematici nei quali i manufatti bronzei monumentali risultano raggruppati in base alla loro originaria destinazione ed è aperta da un capitolo riguardante le diverse problematiche estetiche, concettuali e funzionali che l'uso del bronzo ha implicato nella cultura figurativa italiana dal Medioevo al Barocco. Ecco dunque che alle porte bronzee di Oderisio da Benevento, Andrea Pisano, Ghiberti, Luca della Robbia, Donatello e Sansovino, seguono i complessi ed arredi ecclesiastici con le straordinarie antologie della statuaria di Orsanmichele a Firenze e del fonte battesimale di Siena, per giungere, passando dal donatelliano Altare del Santo di Padova, sino alle fastose macchine berniniane di San Pietro in Vaticano. Il monumento equestre occupa una parte importante della trattazione, con capisaldi quali il Gattamelata di Donatello, il Colleoni del Verrocchio, i pezzi farnesiani del Mochi a Piacenza; fra la statuaria funebre spiccano le tombe papali del Pollaiolo, gli impressionanti gruppi dinastici di Leone Leoni all'Escorial e i complessi berniniani del Vaticano. Testimonianza della fortuna che ebbe il busto-ritratto, ad imitazione dell'antico, sono fra l'altro opere dell'Alberti, del Bonacolsi, detto appunto l'Antico, del Vittoria, del Sansovino e del Soldani, mentre le artiglierie sono presenti con prodotti della dinastia veneta degli Alberghetti e di Cosimo Cenni. Chiudono la trattazione le fontane e l'arredo urbano, con la spettacolare sequenza di capolavori dei più grandi artisti rinascimentali: da quello che nella tradizione è noto come David di Donatello, in realtà soggetto di ben diverso significato, al David verrocchiesco, dal Perseo del Cellini al Nettuno del Giambologna. Un'opera quindi veramente unica e completa sia per la trattazione, sia per la eccezionale documentazione iconografica, in molti casi resa possibile dai recenti restauri che hanno ridato splendore e piena leggibilità a molti capolavori. Completa il volume un'appendice con documenti di carattere storico-tecnico che rinviano a illustri trattatisti quali Teofilo, Biringuccio, Vasari e Cellini.