Da molti anni non si è data l'opportunità di una riflessione e di un confronto su ciò che ha prodotto la critica d'arte in Italia e sui rapporti che ha avuto e ha con le altre discipline. Ci sembra che si possano individuare sostanzialmente due posizioni: quella di chi deploro la perdita di qualsiasi pulsione utopizzante e quella di chi assume il "fare", qualunque esso sia, come unico elemento del reale, sufficiente di per sé ad autogiustificarsi. Ma ci sarà ancora il coraggio di un'utopia, o siamo già in una placida prigione dove si mette in atto il meccanismo affettuosamente perverso della regressione? Su questo interrogativo si è svolto o San Marino, nel giugno 1991, un convegno promosso dal Dicastero alla Cultura della Repubblica e organizzato dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Questo volume ne raccoglie gli atti.