Oscar Pedro Melano cura il volume, che raccoglie e sistema una ampia serie di immagini e tipologie di oggetti di Art Déco, con particolare riferimento a quanto fu creato con quel gusto – “fu più un gusto che uno stile”, scrive Melano -nella città di Milano tra il 1900 e il 1950. Il volume, ideato con una grafica accattivante che, anche attraverso l’utilizzo della bicromia, riecheggia il gusto del Déco, si apre con un breve capitolo introduttivo che elenca i motivi grafici maggiormente usati nel Déco, per poi passare all’analisi dello stile in diverse aree geografiche: Francia, America, Argentina e Praga. Nel capitolo dedicato a Francia e America (Francia e America – I due Déco) troviamo la genesi dell’Art Déco, erede e continuatore dell’Art Nouveau (Liberty o Floreale), che fu “un gusto e un movimento legati alla produzione di oggetti d’uso e all’arredamento che si collegò alle maggiori arti e all’architettura”. A questo stretto legame con gli oggetti di uso comune e con l’architettura è dedicata la maggior parte delle immagini che, raggruppate in capitoli accompagnati da brevi schede di commento, presentano i mobili, gli oggetti in metallo, vetro e nuovi materiali, i gioielli, le porcellane e altri oggetti di uso domestico ideati in stile Déco. La seconda parte del libro è interamente dedicata a Milano e si apre con l’analisi dei cambiamenti urbanistici di quegli anni, che diedero l’attuale volto alla città. Un capitolo sui principali architetti e artisti, protagonisti dell’epoca introduce la sezione del volume più approfondita, che presenta in una carrellata di immagini gli edifici di Milano con elementi Déco. Alla Stazione Centrale è dedicato un ampio capitolo, così come ai finti castelli, agli edifici pubblici, a cinema e teatri. L’ultima parte del libro – Moda e modi – presenta una serie di curiosi oggetti che comprendono soprammobili, pubblicità e bozzetti di modelli per capi di vestiario. Chiude il volume una bibliografia essenziale sugli argomenti trattati.