Pio Semeghini

Catalogo della mostra di Verona (1998).
Nella sua pittura così appartata, rispetto alle turbolenti vicende dell'arte contemporanea, Pio Semeghini ha tuttavia espresso una modernità non sempre intesa, non sempre testimoniata dalla riflessione critica del nostro tempo. Responsabilità, forse, del suo stesso linguaggio, dal ritmo mite e operoso, dolcemente "pigro" e raccolto nella clessidra delle emozioni e dei turbamenti che ne hanno alimentato gli sviluppi. Semeghini, sia detto subito, non è pittore vedutista destinato alle dolcezze percettive del luminismo veneto.
(...) Egli è piuttosto il pittore che non si lascia ingannare dallo sguardo, che proprio dallo sguardo ricava gli strumenti per oltrepassare il livello prettamente visivo dell'esperienza del mondo.

dall'Introduzione di Giorgio Cortenova